Le sfilature
Dopo aver tolto dei fili di trama o di ordito, o di entrambi, si annodano i fili a fascetti e i vuoti che si producono nella tela tra fascetto e fascetto si chiamano punti a giorno.
Molteplici sono i modi di raggruppare i fili e di coprirli di vari punti diversi, dal classico punto a giorno al gigliuccio, al punto rammendo, al punto tagliato, fino al Reticello che è considerato una transizione dai punti a giorno su tela ai lavori di merletto.
Per eseguire un regolare lavoro a punto a giorno e a sfilature più complesse è bene usare un tessuto con trama e ordito di uguale grossezza.
Spesso i tessuti non offrono questa regolarità, quindi si devono sfilare un numero diverso di fili sulla trama e sull’ordito e annodare un numero diverso di fili sulla larghezza e sulla lunghezza del tessuto.
Gli orli a giorno si eseguono sul rovescio del lavoro andando da sinistra verso destra.
Orlo a giorno semplice: si esegue quando gli orli sono al massimo di 1,5 cm e sostituisce il sottopunto (ad esempio sulle pieghe laterali di asciugamani, lenzuola, tendaggi e canovacci).
Si toglie un solo filo e si annodano al massimo 4 fili su tele pesanti e 6 fili su tele leggere.
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Il filo va tolto a una distanza tripla del bordo che si desidera fare. Esempio: bordo da cm 1 sfilare a cm 3. Bordo da cm 1,5 sfilare a cm 4,5.Quando le sfilature vanno eseguite ad angolo, il filo va tagliato almeno 1 cm prima dell’incrocio e ripiegato sotto l’imbastitura della piega per poterlo saldare con sicurezza. |
Ripiegare in doppio e imbastire. |
Anche per le sfilature interne di qualsiasi dimensione i fili vanno tagliati sempre a 1 cm prima della fine degli incroci o della fine della riga singola. |
Per gli orli a giorno usate un filo resistente e sottile: ideale è il Cucirini da macchina nr. 50 che permette saldature solide ed invisibili. Usate aghi da ricamo senza punta per non pizzicare i fili. |
Per iniziare il lavoro non fate mai dei nodi perchè solo il nodo triplo dà buone garanzie di non allentarsi, ma un nodo triplo è così evidente da risultare antiestetico.
Non usate nemmeno il classico passaggio lungo sotto l’orlo sia per iniziare che per finire il filo: questo rimane spesso visibile e dà un’aria disordinata al vostro lavoro, soprattutto se il filo è colorato e il tessuto è chiaro.
Vi suggerisco un metodo ampiamente collaudato:
Passate l’ago da destra a sinistra sotto i primi 4 fili, tirate il filo e fermatelo a 5 cm dalla sua fine. Tenete questa estremità ferma sotto il pollice sinistro. Ripassate ancora una volta l’ago intorno ai 4 fili già annodati lasciando che alla fine rimanga una piccola asoletta. Puntate l’ago dall’alto verso il basso in questa asola e tirate di scatto verso destra. Ripetete l’operazione altre 2 volte: la saldatura risulterà sicurissima! | ||
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Ora chiudete il punto passando l’ago dall’alto al basso prendendo un filo sulla parte esterna della piega e contemporaneamente 2 o 3 fili sul bordo interno. |
E’ importante prendere un filo sulla parte esterna del lavoro perchè tiene ferma la piega interna, che, con i lavaggi tende a sormontare verso il punto a giorno.
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Continuate ad annodare il punto a giorno e quando state per finire il filo saldate così: rientrate con l’ago almeno per 4 volte tra i precedenti fascetti annodati, ritornate al punto di partenza e tagliate il filo. | |
Orlo a giorno a colonnette: sfilate un numero di fili adeguato al vostro tipo di lavoro.
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Eseguite il punto a giorno di andata sulla piega come precedentemente descritto. |
Girate il lavoro e rifate un secondo giro di punti simile al primo annodando i medesimi fili.
Chiudete i fascetti passando con l’ago sotto due fili dalla sfilatura.
Le saldature di inizio filo sono simili a quelle spiegate per l’orlo a giorno semplice. Le saldature di fine filo si fanno tornando a ritroso per almeno 4 punti entrando nei buchetti formati dal precedente passaggio dell’ago e tornando poi al punto di partenza.
Orlo a giorno a serpentina o zigzag: eseguite il punto a giorno di andata sulla piega prendendo gruppi di fili sempre pari, esempio: 6, 8, 10.
Nel ritorno del punto a giorno riunite metà fili di un fascetto e metà del successivo tirando bene il filo. |
Punto a giorno contrario
Quando le balze delle tende sono di misura notevole (es. cm. 40), dopo aver fissato la piega con un punto a giorno di andata è scomodo girare tutta la tenda, tenere in mano un tessuto voluminoso ed eseguire il punto a giorno di ritorno.
In questo caso ricorrete al punto a giorno contrario, che va eseguito sempre sul rovescio senza dover girare il lavoro.
Partite da sx e andate verso dx come vedete nelle immagini
primo passaggio della saldatura d’inizio con asola da ripetere 2 volte | |
chiusura del primo punto |
Entrate con l’ago da dx a sx annodando il fascetto superiore
primo passaggio | |
secondo passaggio |
Puntando l’ago dall’alto al basso entrate nei due fili superiori del bordo e tirate il filo verso destra..
chiusura del punto |
Ripetere l’operazione fino a chiudere tutti i punti
rovescio del lavoro completato |
Il punto quadro
Viene utilizzato come preparazione al gigliuccio e ai punti rammendo complessi.
Con il p.to quadro si attaccano i pizzi, che in caso di riutilizzo possono venire staccati agevolmente senza intaccarne i contorni.
Viene eseguito come rifinitura di un orlo e in tal caso la piega andrà fissata con un sottopunto o un rotolino.
La sfilatura consiste nell’estrarre un solo filo, saltarne almeno quattro e togliere il filo successivo.
Si formerà un binario su cui eseguire il p.to quadro.
sfilatura |
Diverse sono le tecniche sia per eseguirlo sul dritto che sul rovescio del lavoro, utilizzando il p.to quadro semplice e il p.to quadro incrociato.
In ogni caso il dritto del lavoro risulterà uguale per tutte le tecniche utilizzate.
il punto quadro |
Il punto quadro semplice
È il punto preparatorio al gigliuccio e si esegue con un filato sottile che non evidenzia
le saldature.
Esecuzione sul rovescio del lavoro
Si lavora da sx verso dx.
Entrate con l’ago sulla sfilatura superiore e uscite perpendicolarmente su quella inferiore, lasciate una gugliata libera di almeno 5 cm. per la successiva saldatura, annodate 4 fili sulla sfilatura inferiore
inizio lavoro | |
annodatura inferiore |
Riannodate gli stessi 4 fili sulla sfilatura superiore
posizione dell’ago | |
annodatura superiore |
Chiudete con un punto verticale dall’alto al basso |
chiusura del p.to quadro |
Continuate riprendendo 4 fili sulla sfilatura inferiore e poi su quella superiore.
primo passaggio | |
secondo passaggio | |
terzo passaggio |
Si formeranno dei punti sbieghi che in successione sembreranno delle lettere Z.
rovescio del p.to quadro semplice |
La saldatura dei fili si esegue rientrando a ritroso nel punto orizzontale superiore, per almeno tre volte ( senza pizzicare il tessuto), ripassando poi ogni punto fino a tornare all’inizio della saldatura.
primo passaggio dei punti |
di saldatura di andata secondo passaggio punti di saldatura di ritorno.
Saldate allo stesso modo il filo di inizio che avevate lasciato libero.
In questo caso fissatelo da sx a dx tornando poi al punto di inizio del lavoro.
Questo tipo di saldatura non è visibile né al dritto né al rovescio.
Esecuzione sul dritto del lavoro
(principalmente per attaccare dei pizzi)
Le saldature iniziali e finali si eseguono sul rovescio come spiegato in precedenza.
Si lavora da dx andando verso sx.
Per avviare il primo punto si entra con l’ago sulla sfilatura inferiore e si esce
perpendicolarmente su quella superiore prendendo 4 fili
Si torna con l’ago nel punto di uscita precedente
Si esce poi sulla sfilatura inferiore perpendicolarmente al punto di annodatura superiore.
L’ago esce in sbiego |
Si chiude a ritroso sulla sfilatura inferiore tornando al punto di uscita del primo punto
il dritto dei due lavori a confronto | |
il rovescio dei due lavori a confronto |
Il punto quadro incrociato
E’ quello più imbottito ed evidente, un po’ in rilievo, come se fosse un p.to ombra.
Si usa per bordi decorati( p.to Assisi) e colorati; per preparare sfilature che devono apparire in rilievo . Si usa un filo di media grossezza del tipo perlè, ritorto o filo da ricamo.
Si può eseguire sia sul rovescio che sul dritto del lavoro.
Esecuzione sul rovescio del lavoro
Si esegue da sx andando verso dx come il p.to quadro semplice invertendo però l’ordine di annodatura dei fili.
Nel p.to quadro semplice si annodano i fili prima sotto e poi sopra; nel p.to quadro incrociato si annodano prima sulla sfilatura superiore e poi su quella inferiore.
I passaggi della lavorazione li vedete illustrati qui di seguito e noterete che sul rovescio si formano delle doppie crocette.
p.to d’inizio dall’alto al basso | |
annodatura in alto | |
annodatura in basso | |
chiusura del punto dall’alto al basso |
Si torna ad intrecciare i fili superiori, poi quelli inferiori e si chiude dall’alto al basso
rovescio del p.to quadro incrociato |
Esecuzione sul dritto del lavoro
Si esegue da dx andando verso sx.
Le immagini dei passaggi faciliteranno la comprensione della lavorazione.
I passaggi in successione:
dritto dei due lavori a confronto | |
rovescio dei due lavori a confronto |
Per fissare gli orli non si usa il punto a giorno , ma un sottopunto che entrando con l’ago nel forellino di ogni p.to quadro chiude la piega senza modificarne l’aspetto.
Nella immagine ho usato un filo verde per evidenziare il risultato finale.
ingresso verticale dell’ago nel buchetto del p.to quadro |
Come raccomandato per il p.to a giorno , anche qui prendete un filo sul dritto del lavoro e almeno due fili sul rovescio della piega
lavoro finito al rovescio e al dritto |
Applicazione del punto quadro semplice per la preparazione del gigliuccio
rovescio | |
dritto |
Per la preparazione di sfilati complessi
rovescio |
Applicazione del punto quadro incrociato per la preparazione di punti rammendo colorati
rovescio | |
dritto |
Piega fissata a sottopunto
Applicazione di righe di p.to quadro semplice ravvicinate e rifinitura del bordo a sigaretta con pippiolini
particolare di un tovagliolo anni 30 |
Orlo a sigaretta detto anche frullino
Viene utilizzato per bordini piccoli e raffinati su tovagli e tovaglioli di bisso; sui bordi di finizione di sacchettini; sulla chiusura del bordo a p.to quadro e sui lavori a p.to Assisi. Si rifiniscono sia il p.to a giorno che il gigliuccio e i bordi su ricami a p.to antico.
La preparazione consiste nello sfilare un solo filo a cm. 1,5 dai bordi.
Si lavora da dx a sx , arrotolando il bordino in modo sottile ed omogeneo.
L’ago annoda tre o quattro fili e si inserisce nel bordino arrotolato dal basso verso l’alto in posizione sbiega.
Dopo ogni tre punti riaprite il rotolino e riarrotolatelo, se continuate ad arrotolare senza ridistendere il tessuto, otterrete una pieghina piatta e non più un orlo a sigaretta.
Orlo a sigaretta classico al dritto | |
Orlo a sigaretta classico al rovescio | |
Angolo su orlo a sigaretta |
Punto a giorno chiuso da orlo a sigaretta
Sfilate a piacere un orlo a giorno tenendovi a cm. 1,5 dai bordi.
Eseguite il punto a giorno di andata sulla parte interna del lavoro.
Punto a giorno di andata |
Con la mano sinistra arrotolate strettamente il bordino esterno partendo dall’inizio della sfilatura, lasciando aperto il tessuto d’angolo.
Come si arrotola il bordino |
Tenete stretto il rotolino tra pollice e indice della mano sx e con la dx annodate 3 o 4 fili.
Annodatura dei fili |
Inserite l’ago nel rotolino entrando dal basso verso l’alto in posizione sbiega prima dei fili annodati e uscite alla fine di essi.
Chiusura del punto sul rotolino |
L’orlo a sigaretta non è di facile esecuzione. Richiede grande abilità e la buona riuscita dell’angolo è purtroppo ( come dicono le mie Allieve) “un terno al lotto”.
Sconsiglio alle principianti di usare questa rifinitura.
Seguite le immagini e provate ad eseguire l’angolo su un campioncino del tessuto che volete usare.
Rifilate la parte esterna dell’angolo a metà del suo spessore solo sul lato già arrotolato. Questo sevirà ad avere meno spessore nella confezione dell’angolo.
Rifilatura |
Cominciate ad arrotolare sul secondo lato partendo dall’inizio del tessuto d’angolo.
Rotolino angolo |
Appena ripiegato il vertica dell’ angolo saldatelo con due punti sbieghi e solidi da dx a sx e dall’ alto in basso.
Saldatura dell’angolo |
Iniziate la sigaretta sul secondo lato.
Inizio rotolino sul secondo lato | |
Risultato finale dell’angolo a sigaretta sul punto a giorno | |
Esempio di sigaretta su orlo a gigliuccio | |
Angolo del gigliuccio |
Orlo a giorno per mancini.
L’orlo a giorno eseguito da una persona mancina si lavora iniziando a dx andando poi verso sx.
Prendere 4 fili entrando con l’ago da sx verso dx. | |
Tirare il filo verso il basso. | |
Chiudere il punto a sx del paletto annodato prendendo due |
fili sotto la sfilatura.Tirare il filo verso il basso per chiudere il paletto.
Ricominciare ad annodare altri 4 fili:
Il gigliuccio di Marinella
Il gigliuccio è il più decorativo dei punti sfilati ed è la giusta cornice ai ricami più raffinati .
Una tovaglia di fiandra con orlo a gigliuccio è quanto di più classico e completo si possa desiderare.
Le tecniche per eseguirlo sono molteplici, ma vi illustrerò quella che da anni ho fatto mia.
Per l’esecuzione preferisco usare il filo di spagnoletto n°50 perché è resistente, sottile e non rende troppo evidenti le saldature.
Nelle immagini ho usato due capi di filo moulinè colorato per meglio evidenziare i vari passaggi della lavorazione.
Il mio gigliuccio si lavora sul rovescio partendo con il p.to quadro sulla riga superiore della sfilatura. Volendo interrompere la lavorazione del p.to quadro ed iniziare quella del gigliuccio potrete farlo senza dover arrivare in fondo alla riga e girare il lavoro.
ANGOLO DEL GIGLIUCCIO
L’angolo si esegue sul dritto, ricoprendo le barrette a p.to festone. I punti di copertura devono essere dati in n° uguale su tutti i lati dell’angolo, altrimenti vi risulterà asimmetrico.
N.B. Se non avete fissato la fine della barretta con un p.to asola, quando passerete il filo verso l’alto, la barretta lasciata libera si girerà anchessa verso l’alto e non resterà più allineata.
Fasi della lavorazione
dopo l’aggancio lanciate tre volte il filo da un capo all’altro dell’angolo. |
ricoprite la diagonale contando i fili. In questo caso sono 18. | |
posizione delle dita. | |
barretta diagonale eseguita. |
Girate il lavoro.
senza eseguire nessun aggancio riprendete a coprire la 4^ barretta con 14 punti. | |
agganciate l’ultima barretta. |
lanciate 3 fili in diagonale. |
ricoprite la diagonale facendo questo calcolo: 18 punti diviso 2 =9 punti: l’incrocio porta via lo spazio di due punti , quindi coprirò metà barretta con 8 punti. |
Per eseguire l’aggancio centrale delle barreette trasversali seguite questi passaggi:
E’ stato un bel ripasso chiaro ed esauriente.
Grazie
Grazie tante la spiegazione e le foto mi aiuteranno a fare l’orlino come desideravo.
Purtroppo in questi giorni ho imuratori in caa e non posso provare. Appena possibile lo faro e ti farò sapere magari ti invierò anche una foto.
A presto Silvana Tore
Ottimo ripasso dei punti base:spiegazioni esaurienti e soprattutto chiare! grazie e a presto
Giovanna
grazie, molto esauriente, ho sempre lavorato su questo agendo secondo logica
ma una lezione vera è meglio di qualsiasi intuizione.
Grazie.Spiegato benissimo con le immagini che ti aiutano passo passo.
ottime spiegazioni,utilissime grazie
SEI PROPRIO BRAVA!!!!
MI INCANTO A GUARDARE CIO’ SEI CAPACE DI FARE E SOPRATTUTTO COME LO FAI!!!
POTREI CHIEDERTI DI PUBBLICARE COME SI ATTACCA UN TRAMEZZO DI PIZZO SU UNA STOFFA DI LINO?
GRAZIE E CONTINUA A REGALARCI PILLOLE DELLA TUA ARTE.
CARLA
Grazie di esistere.
Senza queste istruzioni non avrei raggiunto certi graguardi
grazie per le immagini molto chiare
sia le immagini che le spiegazioni sono molto chiare, grazie e spero di poter contare su altre lezioni
Grazie le tue spiegazioni sono veramente chiare e utilissime
ancora grazie
Ornlla
grazie per le chiare spiegazioni. Oggi ho imparato un nuovo punto grazie a te. Buona domenica. Bruna
Parabéns pelos lindos trabalhos.Te visito sempre e estou encantada com tudo que vi.
Obrigada por compartilhar conosco. Abraço, leny
grazie,sei stata molto chiara.
Bravissima e anche molto chiara nella spiegazione dei vari passaggi.
La spiegazione è chiarissima, inizierò a provare in quesdti giorni. grazie
grazie per le lezioni.Io vorrei, pero’ sapere come poter fissa un pizzo nella piega di un pannetto in lino.Grazie
Ottime spiegazioni. Immagini molto chiare.
Potrei chiedere se fosse possibile,illustrare come rifinire i fili che rimagono ad ogni inizio/fine bordura a gigliuccio (o altro)? Nelle mmagini ho imparato a rifinire l’angolo, ma non mi è chiaro come fare a regola d’arte il punto festone o il condoncino. mille grazie.
Belle le tue indicazioni mi serve ,però,come attaccare il merletto ad una tovaglia di lino.n
Auguri
Sito serio e chiaro.
grazie
Bellissimo topic,sei meglio di qualsiasi manuale a pagamento!Ho solo una perplessità:come si rifila la sfilatura quando si arriva all’angolo,specialmente quando è più larga?Grazie di tutto?
Come non detto,nessuna perplessità,ho trovato tutto!Grazie ancora!
Grazie per le chiarissime spiegazioni. Ho comperato una macchina per ricamare e per pagarmela mi sono messa a lavorare , ironia della sorte ho richieste di lavori a mano. Faccio di tutto spero di cavarmela anche questa volta tanto più con il vostro aiuto grazie buona giornata